Meta turistica e culturale senza eguali

L’Italia è sicuramente lo stivale più bello che stilista o calzolaio abbia mai visto ma, noi, diteci pure che siamo di parte, non possiamo fare a meno di consigliare al turista Lecce e la sua provincia. Cosa avrà mai questo territorio di così irresistibile? Ve lo spieghiamo subito!

Innanzitutto dobbiamo dire che l’intero Salento ed, in questo caso Lecce, offre al visitatore una vacanza ed un’esperienza della stessa completa, sia dal punto di vista del divertimento e del relax, sia da quello culturale. Le coste a disposizione sono tante e bagnate addirittura da due mari (Adriatico e Ionio). Spiagge bianche dalla sabbia fine, oppure ciottoli, scogliere, lidi attrezzati e lagune blu, vi aspettano per un’esperienza al mare di tranquillità e svago. 

Allo stesso tempo, nella provincia di Lecce, tutto parla di storia. La città infatti sorge su un antico insediamento messapico, un villaggio costruito nei pressi dell’ Antica Rudiae, ma era già abitata nel Paleolitico Medio. Addirittura, in un’antica leggenda, si menziona il territorio dove sorge la città, già in occasione della Guerra di Troia. Nel III secolo a.C. la città di Lecce venne chiamata Lupiae e diventò prima municipio e poi colonia. Fu Augusto ad assegnare le un ruolo eminente rispetto alle altre città messapiche, all’interno di un più ampio progetto di riorganizzazione territoriale della penisola salentina.

Nel I secolo a.C. Lecce, infatti , viene sottoposta alcuni interventi costruttivi di vasta portata finalizzati a trasformare l’abitato in una città romana.  Lo testimoniano il Tempio dedicato ad Apollo, il teatro e il grande Anfiteatro, oggi ben visibile, alle spalle di Piazza Sant’ Oronzo, solo per un terzo dell’intera struttura, in quanto nascosto in gran parte da Piazza Sant’ Oronzo e le altre costruzioni realizzate in epoche successive.

Durante la dominazione dell’ impero di Adriano vennero costruiti il grande Anfiteatro, il Teatro, ed una strada che collegava Lecce con il porto dell’ imperatore, conosciuto oggi come Marina di San Cataldo.

Le dominazioni e le contaminazioni

Se non per un breve periodo di dominazione Greca, Lecce è rimasta sotto il controllo dei Romani per circa cinque secoli. Durante il Medioevo, la contea di Lecce viene fondata da Roberto il Giuscardo, che la trasformò in un punto di riferimento per la cultura cavalleresca. A Tancredi, conte di Lecce e del Regno delle Due Sicilie, va riconosciuta la costruzione della chiesa dei S.S. Niccolò e Cataldo, divenuta oggi una dei monumenti medioevali più importanti dell’ Italia meridionale.

Ai Normanni seguì la dominazione degli Svevi, e agli Svevi quella degli Angioini, i Brienne e i Del Balzo Orsini. Durante il XV secolo, Lecce divenne un importante centro commerciale. I commercianti Veneziani addirittura, crearono a Lecce una loro colonia ed una loro Chiesa presso la piazza del Mercato (attuale Sant’Oronzo), dove innalzarono il leone di San Marco, simbolo della loro città. 

Il Rinascimento Salentino vede fiorire la città nella quale vennero edificati un arco di Trionfo, costruito per ricordare Carlo V (oggi questo monumento viene chiamato Porta Napoli), l’ Ospedale dello Spirito Santo e il Castello, con le sue imponenti mura di cinta, costruito per fortificare la città in seguito alle invasioni turche subite. Durante il periodo della dominazione spagnola, Lecce venne considerata un importante centro artistico e culturale e si arricchì di stupendi edifici e monumenti in arte Barocca.

La città aveva assunto il ruolo di capitale dell’ arte nel panorama nazionale. In questo periodo, vennero edificate le chiese di S. Teresa, S. Chiara, S. Angelo, il palazzo dei Celestini e la splendida piazza Duomo, il punto in cui si concentrano numerosi monumenti armoniosamente legati da un solo stile, il Barocco. In piazza Duomo infatti possiamo ammirare il Duomo, lo stupendo campanile, il Seminario ed il Palazzo Vescovile. Nel 1592 in Piazza S. Oronzo venne costruito il Sedile, chiamato anche con il nome di Seggio, ed intorno al 1660 venne portata la colonna di S. Oronzo.

La dominazione borbonica iniziò nel 1739 e, durante il periodo napoleonico (1806- 1815), una ventata d’aria nuova fu portata da Gioacchino Murat cognato di Napoleone. Quando nel 1860 il re Francesco II delle Due Sicilie cadde sotto l’impero garibaldino, il Salento fu annesso al regno d’Italia e con la legge del 20 marzo 1865 ottenne autonomia amministrativa con la creazione della provincia di Lecce, che ricalcava i confini dell’antica Terra d’Otranto.

Oltre l’immenso patrimonio culturale, la vacanza

Se Lecce vanta una straordinaria bellezza architettonica frutto di secoli di storia e dominazioni, sceglierla come meta di vacanza vuol dire anche altro. Tutta la provincia è caratteristica e meravigliosa. Ricca di tradizioni ed usanze, il turista s’innamora della genuinità dei luoghi e delle persone, della spontaneità degli eventi, della qualità della vita, all’insegna della condivisione, dell’amicizia e della natura incontaminata. La vacanza in Salento può voler dire lunghe giornate al mare, cene di pesce su terrazze fiorite, discopub sulla scogliera, passeggiate tra le strade di antichi borghi, visite guidate, ma anche sagre e feste patronali particolarmente suggestive.

Le spiagge più conosciute e frequentate

Nessuna andrebbe dimenticata ma, se state organizzando la vostra vacanza, vi segnaliamo alcune località balneari tra le più conosciute ed apprezzate. Giusto per googlare e farvi un’idea! Porto Cesareo, Porto Selvaggio, Castro, Otranto, Santa Cesarea, Torre S. Giovanni, S. Maria di Leuca, Marina di Salve, Porto Badisco, Santa Caterina, Torre Dell’Orso, S. Foca, Frassanito.

Specialità enogastronomiche

Lecce e provincia vuol dire anche cultura del cibo! Oltre al vino (fatevi consigliare dagli intenditori. Gli anziani che troverete al bar la mattina lo sono di sicuro), vi consigliamo di assaggiare alcune tra le specialità che vi rimarranno nel cuore. Il pane fatto in casa, la puccia, il rustico, le pittule e poi il pasticciotto, il caffè in ghiaccio (sconosciuto da Roma in su), le orecchiette al sugo fresco, la verdura di campagna, la pasta ciceri e tria, i piatti di pesce con le raccomandazioni del pescatore su come cucinarlo (incluse nel prezzo).

Per raccontarvi al meglio questa meraviglia barocca vi consigliamo la visione di questo video realizzato da ragazzi Leccesi innamorati della propria città.

Buona vacanza!

                                                                                                                Cinzia Margarito

                                                                                                                Redazione Salento.com