Dopo un’attesa lunga vent’anni la chiesetta di Santa Barbara di Montersardo di Alessano, in provincia di Lecce, torna al suo vecchio splendore. Il lungo percorso per restaurare e riqualificare la chiesetta e il piccolo monastero databile intorno al XIIIesimo secolo, è giunto finalmente al capolinea.

La chiesetta utilizzata come un fienile fin dal XVIII sec., faceva parte di un complesso monastico femminile di Clarisse o Benedettine di cui oggi si possono notare solo pochissimi resti confusi con più recenti costruzioni.

Per garantire una maggiore capienza, e soddisfare le richieste di una popolazione sempre in crescita, le chiese in periferia furono destinate ad un progressivo abbandono, e questo avvenne anche per la chiesa in oggetto intorno al 1590, anno in cui il tempio venne escluso dalle visite pastorali del vescovo Ercole Lamia.

I lavori per il recupero cominciarono nel 1996 quando l’amministrazione comunale di Alessano per sottrarla alla distruzione totale acquistò l’immobile da privati portando alla luce affreschi angioini e post-giotteschi, che lo rendono un esempio d’arte medievale come pochi. Dignità architettonica è stata restituita anche al minuscolo convento annesso, che la tradizione vuole eretto a sentinella di storie misteriose e affascinanti che ruotano attorno alla Santa di Nicomedia.

La rinascita e il salvataggio dal degrado e dall’oblio delle architetture religiose del luogo sono il frutto di anni d’impegno tra il Comune di Alessano e il Gruppo di azione locale “Capo Santa Maria di Leuca”, con l’intervento di ben due soprintendenze e un team di esperti. Tra i professionisti locali chiamati ad intervenire anche i tecnici Luigi Nicolardi, Raffaele Rizzo, Antonio Sergi con la supervisione e l’apprezzamento del responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Nunzio D’Ambrosio.

Lo scorso 28 maggio in occasione dell’inaugurazione ufficiale e della riapertura della chiesetta di Santa Barbara il comune di Alessano, al fine di renderla disponibile alla collettività ha concesso il luogo sacro in gestione al Parco Culturale Ecclesiale “Terre del Capo di Leuca- De Finibus Terrae” per dare una prospettiva nuova al sud Salento.