Cisternino è un paesino della
provincia di Brindisi e si erge su un gradone calcareo della Murgia
orientale
, nel cuore della Valle d’Itria.

Sebbene sia meno conosciuto rispetto ai vicini Alberobello e Ostuni, è una meta d’obbligo durante un viaggio nel sud Italia.

PH. fiveintravel.com
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Qui, gli amanti della natura potranno trascorrere le giornate passeggiando lungo strade sterrate, nelle distese verdi di ulivi secolari punteggiate dai muretti a secco e i trulli storici. I palati più esigenti, invece, apprezzeranno i piatti della tradizione salentina dal gusto genuino e preparati rigorosamente con prodotti tipici a km 0.

PH. allapalmazzurra
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Non
è un caso che il comune sia stato insignito del riconoscimento di Città slow
food.
Negli anni, poi, è stato fregiato del premio Borgo più bello
d’Italia, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Bandiera Verde
e non
ultimo di Città per la pace. Insomma, Cisternino è un paese da record!

Cosa
vedere a Cisternino?

         Le vie del centro Cisternino è piccolo e facilmente visitabile a piedi. Le stradine lastricate formano un labirinto in cui perdersi (per poi ritrovarsi), alla scoperta di un centro storico unico. La sola regola da seguire quando lo si raggiunge è quella di “lasciarsi passeggiare”!

PH. srake.it
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Cisternino è frutto di “un’architettura istintiva”, ovvero non programmata, che si esaurisce tra le mura dei quattro antichi rioni: l’Isule, Bère Vècchie, Scheledd, e u Pantène. Qui, l’atmosfera che si respira è magica e vibrante: par d’essere sospesi in una dimensione senza tempo.

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PH. allapalmazzurra 3
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Il fascino orientale del borgo si disvela in un dedalo di viuzze su cui si affacciano antiche botteghe e caratteristiche case a corte. Addossate le une alle altre, le dimore sono spesso unite da archi in pietra; il candore della calce contrasta con i fiori colorati appesi nei vasi ai balconi, e le pareti sono arricchiti da poesie e scritte tutte da fotografare.

PH. chiari_provi
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PH. rebelle_fleur24
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Per chiunque desideri concedersi una vacanza lontano dal tram-tram quotidiano e dai rumori di una grande città, Cisternino è il posto giusto. Il profumo del bucato e della carne alla brace, le parlate dialettali degli abitanti e le grida dei bimbi che giocano in piazza animeranno una vacanza all’insegna del relax.

PH. italiainpasserella
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Breve itinerario: le tappe da non perdere Partendo da piazza Garibaldi, nel quartiere l’Isule, si può ammirare la Torre normanno-sveva, detta anche Torre Grande. Di forma quadrangolare, svolgeva la funzione militare di punto di avvistamento strategico su tutta la valle d’Itria.

Chiesa Madre intitolata a San Nicola: PH. srake.it
Chiesa Madre intitolata a San Nicola: PH. srake.it

Dirimpetto si erge la Chiesa Madre intitolata a San Nicola, la più importante del paese. Edificata in epoca romanica, al suo interno conserva il gioiello dell’arte cisternina: un capolavoro rinascimentale scolpito in pietra e raffigurante una bellissima Madonna con bambino (detta anche Madonna con cardellino).

PH. e-borghi.com
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D’obbligo
è la visita anche ai sotterranei in cui si trovano ancora i resti della
chiesetta che fu costruita da monaci arrivati dall’Oriente.

Fra
la torre e la Chiesa Madre un tempo c’era Porta Grande: il più
importante accesso al centro storico del paese.

Quando arriva l’ora del tramonto, le luci del calar della sera tingono i pennacchi dei trulli nelle campagne e il cielo di Cisternino si illumina di sfumature rosso e arancio degne di essere immortalate in una foto ricordo.

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Il luogo perfetto per ammirare questo spettacolo della natura è il belvedere che si trova alle spalle della Villa Comunale – dall’altro lato della piazza. La villa si compone di un bel giardino con il monumento ai caduti in guerra, tanti fiori e panchine su cui sedersi e ammirare il panorama che si apre sulla Valle d’Itria.

L’itinerario per i vicoli del borgo può continuare passando per piazza Vittorio Emanuele che seppur piccola è molto animata soprattutto dai turisti in piena estate. Lo spiazzo è un luogo di aggregazione, in cui sedersi al bar per un caffè, un buon gelato artigianale o un aperitivo in compagnia. Qui domina la Torre dell’orologio, realizzata in stile neoclassico nel 1850. L’orologio centrale era il fulcro del centro storico perché ne scandiva lo scorrere del tempo e con i suoi rintocchi richiamava il popolo alla vita cittadina.

Il
tessuto urbano si articola poi in affascinanti edifici di prestigio, memoria
delle famiglie nobili che hanno abitato questo paese: Palazzo Lagravinese, il
piùrappresentativo del paese; Palazzo Vescovile, a ridosso della Torre
Grande; Palazzo Amati con la sua torre e Palazzo del Governatore, a ridosso
della cinta muraria.

Murales e altalene: un borgo che dondola Imperdibili le installazioni realizzate a partire dall’agosto del 2021. Grazie al progetto “Il borgo che dondola”, è stato delineato un percorso composto da 12 tappe che parte da Piazza della Libertà.

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Le
pareti e le scale sono state decorate con frasi e murales, di personaggi
storici famosi, e altalene stravaganti inserite sulle pareti ad
accogliere chiunque voglia sedervisi.

Ma perché le altalene? Sono metafora della situazione altalenante che tutti abbiamo dovuto affrontare a seguito della pandemia da Covid19 che ci ha portato a “dondolare” tra alti e bassi. Allo stesso tempo, le altalene invitano tutti a sedersi e lasciarsi andare a momenti di dolce infantilità; si trasformano così in un gioco infantile per portare un messaggio di rinnovata speranza e spensieratezza.

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Il percorso è divertente e affascinante e tra le installazioni più belle ci sono quella dedicata a Frida Kahlo, a Rino Gaetano, a Mary Poppins o alla Divina Commedia di Dante.

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PH. tinasticchi

Inutile dire che si è trasformato in una vera e propria calamita per grandi e piccoli che a suon di hashtag #ilborgochedondola hanno condiviso i propri selfie e foto sui social!

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Cosa
mangiare a Cisternino?

Per
vivere al cento per cento l’esperienza di un viaggio in Valle d’Itria è
imprescindibile concedersi il lusso di gustare i prodotti della gastronomia
locale. D’altronde, è pur vero che sperimentare cibo e bevande tradizionali
permette di scoprire un posto anche a livello sensoriale. E, Cisternino con il
suo cibo a km 0 non farà altro che mandare in cortocircuito i sensi di
qualunque turista.

Immancabile è un pit stop nei “fornelli pronti”: in queste macellerie del centro storico si sceglie la carne fresca, cotta poi al momento su braci ardenti. Tra le specialità di carne spiccano le bombette e le gnummeredde (fatti da interiora di agnello): gustosissimi involtini di carne ripieni, dal sapore succoso e avvolgente. Il profumo della legna misto a quella della carne investe le vie del borgo, mentre la trepidante attesa dei commensali viene smorzata da un buon bicchiere di vino in compagnia di amici e conoscenti. La carne è sempre accompagnata da un tripudio di contorni a base di patate e verdure grigliate, formaggi freschi e l’immancabile olio extra vergine.

PH. Simone Boccuzzi per Munchies Italia
PH. Simone Boccuzzi per Munchies Italia 2

Come
arrivare?

Cisternino
è raggiungibile in:


aereo: l’Aeroporto più vicino è quello di Brindisi (50 km) o di Bari (80 km),
da cui sarà poi necessario prendere un’auto a noleggio o un transfer per
raggiungere Cisternino.


treno: la soluzione più veloce è prendere un Regionale da Bari. In alternativa,
esistono altre soluzioni da Brindisi, Ostuni, Polignano a Mare etc. è
consigliabile consultare il sito di Trenitalia.


auto: chi proviene da Nord deve uscire a Bari Nord e proseguire sulla
SS16 direzione Brindisi. Infine, seguire le indicazioni per Cisternino per
immettersi sulla SS379. Chi proviene da Sud deve imboccare l’uscita
dell’autostrada Brindisi-Lecce e seguire le indicazioni per SS16 direzione Bari
e poi quelle per Cisternino.