Martina Franca: gioiello
del Barocco nel cuore della Valle d’Itria

Se stai programmando le prossime vacanze nel sud Italia e sei un amante dell’arte, della natura e del buon cibo, allora dovresti segnare tra le tue tappe la città di Martina Franca. È un comune della Puglia centro meridionale, in cui sacralità e storia si incontrano dando vita a una cittadina affascinante dove nulla è anonimo e, anzi, «ogni cosa sembra firmata da un artista gentile e modesto» (Cesare Brandi).

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I vicoli stretti, le stradine nascoste e le vie lastricate di Martina Franca

Case bianche e slanciate si intersecano le une con le altre e si affacciano su vicoli stretti, stradine nascoste e vie lastricate. Un dedalo urbano che risucchia i turisti in un’atmosfera magica e abbacinante. Palazzi signorili e chiese monumentali, rigorosamente edificate in stile barocco e rococò, custodiscono al loro interno capolavori d’arte. Antiche botteghe e moderni ristoranti aprono le loro porte a turisti di ogni dove che scoprono i ricchi sapori della gastronomia mediterranea. E ancora, manti verdi di uliveti, boschi rigogliosi e distese infinite di vigneto sono attraversati da una piacevole brezza estiva che si insinua tra le mura dei trulli e delle vecchie masserie disseminate nelle campagne, a metà strada tra Adriatico e Jonio.

E se sapere questo
non ti basta per scegliere Martina Franca come prossima meta per le vacanze,
eccoti qualche informazione in più che scongiurerà ogni tuo dubbio e
indecisione!

Un borgo antico in
Valle d’Itria

Incastonato nel verde delle colline dell’altopiano delle Murge, a 431 metri sul livello del mare, Martina Franca è un antico borgo in provincia di Taranto. La cittadina domina sul paesaggio rurale della Valle d’Itria, punteggiato da migliaia di trulli (tipiche casette in pietra di forma conica), sontuose masserie e delimitato dal reticolo di muretti a secco.

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Martina Franca è incastonato nel verde delle colline dell’altopiano delle Murge

Abitata sin dal Neolitico, è stata crocevia di popoli e popolazioni (dagli Svevi, agli Angioini, ai Longobardi, ai Romani). Le origini della città risalgono al X secolo: fu roccaforte di profughi tarantini che, in fuga dai Saraceni, si rifugiarono sul Monte di San Martino.

Nel 1300 Martina Franca venne eletta comune, su ordine del Principe Filippo I D’Angiò e furono innalzate cinte murarie delle quali, oggi, sono testimonianza le quattro monumentali porte della città. Nello stesso periodo si insediò una comunità ebraica, la cui Giudecca è oggi localizzabile nella via degli Orfanelli. Nel XVI secolo la città divenne un ducato sotto il potere della famiglia napoletana dei Caracciolo. È proprio a loro  che si deve l’edificazione di Palazzo Ducale. Ma, nel 1646,  gli abitanti di Martina Franca, guidati da un fabbro conosciuto come “Capo di Ferro”, tentarono una rivolta contro il duca. Tuttavia, il tentativo fallì e la famiglia napoletana esercitò il proprio potere fino al 1800.

Perché si chiama
Martina Franca? Tra sacralità e storia

Il termine Martina deriva da San Martino, il santo patrono della città. Tradizione vuole che il santo sia giunto in soccorso dei martinesi più volte. Secondo la leggenda, infatti, nel lontano 1529 un devastante assalto da parte di truppe nemiche fu scongiurato grazie all’intermediazione di San Martino che apparve sulle mura cittadine e, circondato da un esercito a spade sguainate, spaventò fino alla ritirata le truppe nemiche. Alla leggenda si aggiunge la realtà storica: il primo insediamento della cittadina sorse proprio sul colle di San Martino.

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La Basilica di San Martino

            L’aggettivo “Franca”, invece, fu aggiunto dal principe Filippo I D’Angiò il quale, nel 1310, riconobbe ai cittadini franchigie e demanialità perpetue. Ma, è solo con l’Unità d’Italia, che la città venne definitivamente ribattezzata Martina Franca. Tuttavia, è curioso sapere che il toponimo non ha mai avuto successo nel linguaggio popolare, tant’è che gli abitanti dei comuni vicini chiamano la città esclusivamente Martina.

Cosa vedere a
Martina Franca: il fascino di una città oltre tempo 

Martina Franca è un tripudio di chiese monumentali e palazzi signorili che conferiscono alle stradine di chianche (lastre) un’umile opulenza. Per godere appieno delle bellezze architettoniche della città, l’ideale è trovare parcheggio nelle zone adiacenti l’esterno delle antiche mura, così da concedersi una lunga passeggiata nei vicoli del centro storico.

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Gli edifici barocchi di Martina Franca

Edifici barocchi, balconate in ferro battuto e caratteristici ‘nghiostre (slarghi) sono lo spazio nel quale vi muoverete, in una città che si può definire oltre tempo, dove vecchio e nuovo si incontrano.

Le antiche porte della cinta muraria rappresentano le quattro entrate al centro storico. Tuttavia, è  Porta S. Stefano quella che per antonomasia sancisce l’ingresso in città: superato l’arco si giunge in Piazza Roma. La piazza è circondata da una meravigliosa area verde e da palazzi storici, tra cui spicca Palazzo Ducale. Oggi sede del Comune di Martina Franca, il palazzo fu eretto nella seconda metà del Seicento e per anni fu residenza dei duchi Caracciolo. Qui l’elemento rinascimentale si fonde con il Barocco leccese. Al suo interno meritano d’essere visitate le sale dell’Arcadia, del Mito e della Bibbia.

Si può, poi, imboccare il cosiddetto ringo (Via Vittorio Emanuele) verso Piazza del Plebiscito che ospita la Basilica di San Martino. Gioiello d’arte barocca, la chiesa presenta una maestosa facciata su cui domina l’immagine del Santo Patrono (a cui è dedicata). All’interno si può ammirare l’altare maggiore in marmi policromi e le tele della scuola napoletana. Da qui a Piazza S. M. Immacolata è un attimo!

Cuore pulsante del borgo, è stata il set di campagne pubblicitarie con protagoniste famose attrici (tra le quali una giovanissima Maria Grazia Cucinotta). La piazza, con la struttura a semicerchio, che ne delimita il perimetro, sembra accogliere i turisti in un abbraccio pittoresco. I portici sono un pullulare di bar e ristoranti dove degustare i piatti tipici della tradizione locale.

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Le viuzze del centro storico

Queste sono solo alcune delle principali attrattive turistiche. Ma la bellezza di questa cittadina ha così tanto da offrire che perdersi a zonzo nel candore dei vicoletti è imperativo!

Cosa mangiare a
Martina Franca: cucina mediterranea “povera” tra capocollo e vino DOC

La cucina martinese è l’emblema della dieta mediterranea. Frutto di un equilibrio perfetto tra artigianalità, tradizione e memoria storica, offre un ventaglio di eccellenze enogastronomiche: dal vino, all’olio, dai prodotti da forno ai salumi. Lasciate che il vostro palato venga conquistato da un tripudio di gusti e sapori!

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Il capocollo di Martina

Tra le produzioni d’eccellenza della città spicca il capocollo di Martina. Marchiato presidio Slow Food, è un salume di fama internazionale ottenuto dall’affumicatura e stagionatura della coppa di maiale. Le fette di capocollo appaiono di un colore rosso vinaccio, striate da venature di grasso bianco; il sapore è delicato, sapido e con intense note aromatiche. Questa specialità abbinata a fette di pane di Altamura e un filo di olio extravergine d’oliva renderà l’ora dell’aperitivo un’esperienza per i vostri sensi.

Mentre per chi è amante del vino bianco, qui troverà una delle DOC più vecchie d’Italia: il Martina Frana DOC. Eccezione all’interno di una prevalenza di eccellenze rosse, questa denominazione comprende solo tipologie di bianchi ottenuti dalle uve dei vitigni Verdeca e Bianco d’Alessano.  Un nettare dal profumo intenso e fruttato e dal gusto secco e fresco, da sorseggiare al tramonto sotto i Portici del borgo.

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Le ficazzedde di Martina

La cucina martinese ha questo e tanto altro da offrire: dai dolci tradizionali (ficazzedde e bocconotti), ai prodotti da forno (pane, frise e taralli), dalla pasta fresca (le famose orecchiette con polpette o cime di rapa) ai prodotti da bottega (come le bombette, squisiti involtini di carne di maiale ripieni di formaggio). E poi tanta verdura e ortaggi che combinati assieme mantengono viva un’arte del desinare tanto antica quanto poveramente deliziosa.

Caro lettore/lettrice, cosa aspetti? Prenota la tua prossima vacanza a Martina Franca, un gioiello del barocco nella Valle d’Itria!

Martina Patera