La punta del tacco e il mito di Leucasia

Selvaggia e caratterizzata da scogli irti, promontori sul mare e natura incontaminata, la Marina di Leuca è compresa tra punta Ristola ad ovest, estremo lembo meridionale del Salento e punta Mèliso ad est, posta ai piedi del promontorio. Ed è da qui, che talvolta, è possibile vedere sul mare una sorta di linea di separazione longitudinale, ben distinta a livello cromatico, la quale da sempre ha suggerito alla fantasia popolare un vero e proprio confine tra il Mar Adriatico ed il Mar Ionio. Per il turista in visita, il tuffo dalla Punta, all’incontro dei due mari, è infatti spesso di rito ma, ahimè, il visitatore non sa che, a scoraggiare tale impresa ci si mette prima di tutto, l’altezza del promontorio da cui effettuare il salto e, in secondo luogo, la verità sulla divisione delle coste. Pare infatti, che la linea di demarcazione sul mare identificata all’altezza di Punta Meliso sia solo una convenzione nautica e che invece, il confine ufficiale, sia dato dal Canale d’Otranto ossia lo stretto di mare compreso fra il punto più a est d’Italia (Punta Palascia) e Capo Linguetta in Albania.

La leggenda
Come mai la località prende il nome di Santa Maria di Leuca? Anche in questo caso, il frullato è tra sacro e profano, tra mito e rito.La Madonna è considerata protettrice dei pescatori per un episodio avvenuto nel XVI secolo, durante il quale, si narra, la Vergine salvò i pescatori e gli abitanti da una terribile burrasca. Ma il nome di Leuca deriva da un bellissimo mito legato all’antica grecia. È una storia d’amore e di dolore che vede protagonista Leucasia, una sirena (da Leucòs, “bianco” in greco, utilizzato per definire anche la spuma del mare). Al canto armonioso della creatura non aveva mai resistito nessuno, tranne Melisso, un pastore che pascolava le sue pecore sugli scogli. Leucasia s’innamorò di lui, ma il cuore del giovane apparteneva già ad un’altra fanciulla, Aristula. Così la sirena tramò la sua vendetta e, aspettando che gli innamorati scendessero sugli scogli per una passeggiata romantica, scatenò una tempesta e li fece annegare. Non solo. Si assicurò che i loro corpi finissero separati per sempre sui due lembi opposti di un golfo. La Dea Minerva, che aveva assistito alla scena, decise per pietà verso i due amanti, di offrire loro l’eternità, pietrificandone i corpi. Quei corpi, che sono oggi per tutti due punte di promontori, Punta meliso e Punta Ristola. Due estremità destinate a non toccarsi mai, le quali abbracciano insieme una superficie di acqua, proprio lì, ai confini della terra.

La sirena per il rimorso chiese anch’essa la pietrificazione e finì per diventare la bianca città di Leuca.

Feste e Tradizioni
Gratuito e predisposto dai proprietari, l’accesso alle meravigliose Ville Ottocentesche, di solito è possibile durante una domenica di maggio, in occasone dell’appuntamento “Ville in festa”. Manifestazione questa durante la quale le ville vengono aperte al pubblico per un percorso guidato con degustazione di specialità enogastronomiche o esposizione di composizioni floro-vivaicole.
Il 15 agosto di ogni anno si festeggia il Ferragosto e la Madonna di Santa Maria di Leuca. Durante la vigilia dell’evento (l’”intorciata” del 14 agosto) la statua della Madonna viene trasferita dal Santuario alla Chiesa del Cristo Re, per poi essere portata in processione al porto il 15, alla presenza del Vescovo e delle autorità civili e militari. Qui viene imbarcata su una paranza di pescatori, precedentemente estratta a sorte e addobbata a festa per l’occasione, e viene seguita in processione da tutte le altre imbarcazioni, per uno spettacolo sul mare davvero suggestivo. Giunta a san Gregorio, torna indietro e viene riportata al Santuario. Dopo la messa al porto la festa si conclude con lo spettacolo pirotecnico di mezzanotte, appuntamento molto atteso dai turisti e dagli abitanti locali.

Come arrivarci?
In treno: Leuca è servita da una stazione ferroviaria (Gagliano – Leuca), capolinea delle linee Maglie – Gagliano e Novoli – Gagliano delle Ferrovie del Sud Est.

In autobus: da Lecce si può utilizzare il servizio STP d’inverno. Mentre d’estate il servizio estivo di autobus “Salentoinbus ” .

In auto: in autostrada fino a Bari, superstrada Brindisi – Lecce, arrivati a Lecce prendere la tangenziale est o ovest in direzione sud seguendo la SS 16, e quindi la SS 275 da Maglie a Leuca. Oppure da Lecce prendere la SS 101 fino a Gallipoli e quindi la SS 274 fino a Leuca, questa seconda strada è più lunga di circa 10 km ma è nettamente meglio della SS 275 che attraversa molti centri abitati.

In aereo: l’aeroporto di riferimento è quello di Brindisi (aeroporto Papola Casale); qui potrete attendere l’autobus che collega l’aeroporto con il centro di Lecce o noleggiare un’auto.