Lizzanello

Lizzanello dista dal capoluogo salentino circa 5 Km.. Con la sua frazione, Merine, Lizzanello é un centro di produzione olearia molto importante; deve questo alla particolare conformazione del terreno, adattissimo alla coltura dell’ulivo. Due ipotesi si sono fatte circa le origini del paese ed essendo entrambe ben sostenute, non ci resta altro che prenderne atto. Per alcuni studiosi Lizzanello nacque nel 1147, quando Guglielmo i Malo rase al suolo Rudiae; gli scampati, asseriscono i sostenitori di questa tesi, si rifugiarono a Lecce dove fondarono un rione che ancora oggi si chiama Rudiae; quelli che non trovarono posto ebbero in dono dalla Contessa Albira un appezzamento di terreno poco distante dalla città, dove costruirono il nuovo villaggio di Lizzanello.

Altri studiosi, invece asseriscono che il paese nacque nel 1210; in quell’anno Ottone IV mise a sacco e quasi distrussi Lecce. Un manipolo di scampati leccesi, si rifugiò in una zona poco distante e costruì un nuovo casale che in onore della madre patria chiamò Licyanellus. Appena sorto, Lizzanello entrò a far parte della Contea di Lecce quindi fu assegnato in feudo alla famiglia Paladini, che nel 1436 fece erigere l’imponente castello che da loro prende il nome. A loro succedettero poi, i Signori D’Afflitto, i Signori Chiurlia de Baro, e per ultimi i Signori Lotti.
Santo Patrono di Lizzanello è San Lorenzo che viene festeggiato il 10 di Agosto. San Lorenzo salvò il paese da una terribile epidemia di colera, che colpì improvvisamente la cittadina. Gli abitanti si rivolsero supplichevoli al santo invocando l’intervento. Nel giro di pochi giorni il colera sparì. S. Lorenzo, buon protettore si prodigò anche un’altra volta in favore del paese: e fu quando un violento terremoto colpì la zona di Lizzanello quel caso il Santo fece in modo che il cataclisma non procurasse danni alla piccola cittadina. Protettrice della frazione di Merine è la Madonna Assunta che si festeggia il 15 Agosto. La Statua della Madonna, nella chiesa Matrice, è cinta con una sciarpa di foggia orientale che secondo un’antica leggenda è la testimonianza delle peripezie cui andò incontro un giovane del posto.