Gagliano del Capo

Gagliano del Capo è situato all’estremo sud della penisola salentina, dista 62 Km. dal capoluogo ed ha come frazioni: Arigliano, San Dana e Novaglie. Il comune di Gagliano è situato sulla Serra dei Cianci; la su fondazione si deve ad un Gallo, centurione romano, e risale al I secolo avanti Cristo. Il paese, un tempo cinto di mura, di cui oggi resta solo il ricordo, era il rifugio degli abitanti di Leuca e degli altri casali costieri, ogni qualvolta che questi erano presi di mira da pirati e corsari che arrivavano dal mare; quando poi Leuca e Vereto furono distrutti definitivamente dai saraceni gli scampati si stabilirono nel paese contribuendo alla sua crescita ed al suo sviluppo. Nel VI secolo Gagliano fu occupata dai Greci e per tre lunghi secoli fu sotto il loro dominio, assorbendone usi, costumi religione. E documentato con certezza che la liturgia greca si celebrò nelle chiese locali fino al 1610, anno in cui giunse il primo parroco di rito latino. Carlo I D’angiò diede il paese in feudo a Guglielmo Brunella, il seguito appartenne alla famiglia Castriota Scanderbech; un discendente di questa, Giovanni si distinse, combattendo da prode, nella battaglia di Lepanto contro i turchi, il 22 luglio de 1571. Ultima feudataria fu Laura Guarini, principessa di Cassano. Nel 1806 con la caduta del feudalesimo, Gagliano ottenne l’autonomia comunale. Il paese vive esclusivamente di agricoltura e turismo.

A quanti rischiano un interminabile viaggio fino all’estremo sud la natura offre uno spettacolo indescrivibile i cui protagonisti sono: muri a secco, paiare, rugosi ulivi secolari, un mare incontaminato ed una costa rocciosa, graffiata da insenature d’indicibile bellezza; la più bella di queste è il ponte Ciolo. Da turisti non rinunciate al consiglio di una gita in barca lungo la costa, vi troverete per tutta la durata in un mondo di fiaba scoprirete la grotta del Pozzo, col suo laghetto azzurro, originato dalle infiltrazioni di acqua marina; la maestosa e sontuosa grotta del Duomo; la grotta delle Mannute, così detta per la presenza di enormi stalattiti e stalagmiti. Testimone dei primi insediamenti umani risalenti all’età del bronzo nella zona è il Menhir dello Spirito Santo che si trova nella frazione di Arigliano, quasi attaccato alla cappella dello Spirito Santo da cui prende il nome; molto corroso, è alto circa due metri ed ha una base di cm.50×65. Protettore di Gagliano è S. Rocco, che viene festeggiato il 16 Agosto. San Rocco viene venerato dagli abitanti di Gagliano per aver liberato il paese da una violenta epidemia di peste. Molto sentita dai gaglianesi è anche la venerazione per S. Francesco da Paola che viene festeggiato la seconda domenica dopo Pasqua.