Scorrano, la capitale mondiale delle luci noto come la “ville lumiére” del Salento, è un paesino di appena 7000 abitanti nel sud della Puglia. Situato nell’entroterra, dista circa 35 km dalla provincia di Lecce. In tutto il mondo è conosciuto per essere la capitale mondiale delle luminarie: meravigliose strutture di luci degne dell’Esposizione universale del ‘900. Dal 5 al 9 luglio, infatti, l’intero paese si “accende” per celebrare la patrona del luogo: Santa Domenica.

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Storia
e origini del comune

Abitato
sin dall’antichità, come attestato da due menhir dislocati nelle campagne
circostanti, il comune di Scorrano fu fondato dai veterani che avevano
conquistato le legioni nel corso dell’epoca repubblicana dell’Impero romano.

Secondo
la tradizione, il primo veterano a porre le basi per la nascita del comune fu
un tale Scurra, da cui deriverebbe il toponimo dello stesso paese.

Dominato
da greci, bizantini e normanni, questo piccolo insediamento si trasformò in un
vero e proprio comune fiscale. La storia dei cittadini scorranesi si intreccia
con quella di potenti famiglie che dominarono il sud Italia quali gli
Altavilla, gli Angiò, gli Orsini del Balzo fin anche ai Frisari.

Porta
Terra: testimonianza storica e monumento votivo

Passeggiando per le vie di Scorrano si ha modo di scorgere le facciate, e visitare gli interni, di numerose chiese risalenti al XV-XVII secolo. Tra queste ci sono la Chiesa Madre di Santa Domenica, la Chiesa di San Francesco d’Assisi o la Chiesa della Madonna della Luce, tutte testimonianze di un passato storico fortemente legato alla fede cattolica.

Ma è Porta Terra il monumento storico più significativo per questo piccolo comune dell’entroterra salentino. Arco di ingresso per il centro storico, Porta Terra rappresenta la superstite di quelle che erano le antiche cinte murarie che proteggevano Scorrano in epoca medievale. Secondo le fonti, la porta sarebbe stata costruita su un ingresso o su di una torre più antica, intorno al XV secolo.

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Testimonianza di un passato lontano, la porta è anche un monumento votivo alla santa patrona di Scorrano: Santa Domenica. All’interno del muro della porta si può ammirare ciò che resta di un affresco del 1743 raffigurante la santa. Il dipinto fu commissionato dai cittadini scorranesi che vollero ringraziare la loro Protettrice per averli salvati dal terremoto che devastò la Terra d’Otranto.

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La
festa di Santa Domenica a Scorrano: tra sacro e profano

Secondo
una leggenda, tramandata di generazione in generazione tra gli scorranesi,
durante l’epidemia di peste del 1600 il comune di Scorrano fu graziato per
intercessione della santa.

Si narra che, in una notte di luglio, Santa Domenica apparve in sogno a un’anziana cittadina. Nel sogno la santa, ergendosi sull’arco di Porta Terra, comunicò alla donna di voler proteggere il comune e i suoi cittadini dalla malattia dilagante e che, a riprova della sua intercessione, ogni cittadino che si fosse salvato, o guarito, avrebbe dovuto accendere le lampade a olio sulle finestre delle proprie case, in segno di avvenuta guarigione. L’accendersi di luci sulle porte d’ogni casa e il loro bagliore fu la prova che la peste era stata debellata. Santa Domenica aveva fatto avvenire il miracolo e, da allora, fu proclamata Santa Protettrice di Scorrano.

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In
suo onore, gli scorranesi crearono una ricorrenza nota come la Festa di
Santa Domenica
: una festa sacra che vedeva il celebrarsi di una processione
per le vie della cittadina. Ogni anno, poi, nel novenario precedente la festa,
gli scorranesi accesero delle lucerne sulle finestre delle case in segno di
riconoscenza.

Ancora oggi la Festa di Santa Domenica – nota in dialetto come “la festa ti Santa Duminica” – è fortemente sentita dai cittadini di Scorrano che mantengono fede alla loro grande devozione. Tuttavia, la celebrazione ha un fascino più moderno e profano: come da tradizione si svolge dal 5 al 9 luglio ed è un tripudio di grandezza e sfarzo in cui alle lucerne ad olio sono state sostituite scenografiche luminarie a led dai colori sgargianti.

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Le
luminarie di scorrano: sculture di luce conosciute nel mondo

Le luci e i colori che, durante i caldi giorni di luglio, accendono e illuminano a festa il comune di Scorrano hanno reso famoso in tutto il mondo questo paesino come la “capitale mondiale delle luminarie”.

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Non uno slogan volto a mera strategia di marketing, ma il frutto di un secolare sviluppo dell’arte (squisitamente meridionale) delle “parazioni”. Un’artigianalità delle luci antichissima – attestata in epoca barocca – che unisce al rito sacro quello pagano e all’innovazione la tradizione, in favore della creazione di una vera e propria festa di luce.

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Queste magnifiche scenografie, che ricreano famosi monumenti, archi, frontoni, e gallerie, sono realizzate da generazioni dalle sapienti mani dei maestri paratori, come i Mariano o i De Cagna.

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Le “parazioni”, anche note come “luminarie”, sono delle enormi decorazioni in legno su cui sono applicate delle luci colorate. Un tempo non erano altro che che strutture illuminate da luci a olio, oggi i LED sostituiscono le vecchie illuminazioni a incandescenza e le architetture sono realizzate seguendo uno studio di alta creatività e ingegneria.

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Gli
impianti raggiungono dimensioni titaniche – possono sfiorare i 40 metri di
altezza – e la loro accensione produce effetti e giochi di luce da togliere il
fiato.

L’atmosfera che si vive durante la Festa di Santa Domenica è a dir poco fiabesca e, non a caso, attrae turisti da oltreoceano. Basti pensare che il National Geographic ha girato uno speciale per la Notte delle luci di Scorrano. 

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Una celebrazione che riempie di vita e di stupore le vie del comune e gli occhi dei presenti. Le sculture di luce di Scorrano sono un orgoglio tutto italiano – buyers americani, giapponesi e arabi accorrono dalle loro nazioni per acquistarle – che regalano l’emozione di una festa magnificente.

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Spettacoli
pirotecnici da “naso all’insù”

L’accensione delle luminarie è accompagnata da meravigliosi spettacoli di musica e fuochi d’artificio che contribuiscono a creare un’atmosfera fuori tempo e fuori spazio.

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Ogni
anno, alcune delle ditte pirotecniche più solide del territorio, sono ingaggiate
dal Comitato Organizzatore di Scorrano per dar vita a spettacoli di ogni
sorta in un tripudio di suoni e colori che inchioda i presenti a guardare il
cielo con il “naso all’insù”.

Martina
Patera