La costa salentina è un territorio ricco di meravigliose spiagge e paesaggi, ma ben nascoste tra il mare cristallino e le spiagge dorate vi sono delle misteriose e stupende grotte, nelle quali si fa spazio un’atmosfera suggestiva e magica.

Sono numerose le grotte che caratterizzano il territorio salentino, tutte meritevoli di una visita sia per la loro particolare origine geologica sia per via delle emozioni che queste sono in grado di regalare al visitatore. Tra le tante, citiamo a nostro avviso alcune delle grotte del versante adriatico che riteniamo siano da visitare a tutti i costi!

  • La più conosciuta è sicuramente la Grotta della Zinzulusa, poco più a nord di Castro, che prende il nome dagli “Tsintsuli” termine col quale si fa riferimento alle formazioni di stalattiti e stalagmiti che pendono dal soffitto della grotta e tra le quali prendono vita piccole colonie di pipistrelli che abitano questi luoghi bui e misteriosi. Addentrarsi in questo paradiso è possibile sia per mezzo di apposite imbarcazioni, dunque per via mare, sia a piedi via terra. È subito possibile accedere all’ingresso ove il visitatore resterà affascinato da un laghetto salmastro, a seguito la cripta nella quale sarà possibile vedere dei pipistrelli ed infine sul fondo, un piccolo bacino di acque salmastre! Ma sono tante le concamerazioni che il visitatore potrà ammirare negli oltre 160 metri di corridoi sotterranei!  I giochi di luce sulle pareti imponenti e sull’acqua risultano essere un qualcosa che solo i vostri occhi potranno comprendere a pieno!  Ancora qualche dubbio?
  • Poco più a nord rispetto a Zinzulusa, troviamo la Grotta dei Romanelli, entro la quale sono stati ritrovati resti di molti animali, quali elefanti, pinguini, rinoceronti tipici di ambienti molto differenti da quello salentino a dimostrazione di come questo posto qualche migliaio di anni fa fosse molto differente.  Incredibile ed affascinante!
  • A ridosso di quest’ultime, possiamo imbatterci nella Grotta dei cervi, densa di pitture rupestri, scene di caccia e dipinti. Un salto nel passato misterioso dei nostri antenati! Davvero di grande impatto!
  • Qualche chilometro più a sud, precisamente a Santa Maria di Leuca vi è la “Grotta del Diavolo”, risalente molto probabilmente al periodo Neolitico. Si tratta di un percorso di circa 40 metri, durante il quale è possibile udire dei suoni profondi e misteriosi che si dice siano i lamenti dei diavoli che abitano la grotta, da qui il nome della cavità.
  • Un altro ambiente ipogeo sul versante ovest di Punta Ristola, è la “Grotta della Porcinara” il cui nome deriverebbe dalla parola “Portinara”, ad indicare la vicinanza di questa cavità al porto.

Se non foste ancora soddisfatti, ci sono almeno altre 13 cavità da visitare a Leuca, tra cui: Grotta Morigio (o “degli innamorati”); Grotta del Presepe; Grotta delle Tre Porte; Grotta del Bambino; Grotta dei Giganti; Grotta del Drago e tante altre!  

Tutte queste grotte possono essere visitate tramite guida turistica, e tramite le imbarcazioni sulle quali sarà possibile consumare degli ottimi pranzetti e fare anche il bagno!