Vincenzo Brunetti, il suo nome; “Vincentcity“, il castello che funge da sua dimora, diventata famosa da quando il film “Italian Sud Est” è apparso nelle sale cinematografiche italiane. Vincent, come tutti lo conoscono, ha edificato qui una straordinaria dimora, inserita in un itinerario ciclo turistico della provincia di Lecce con tanto di segnaletica marrone tipica della località turistica. Attrattiva principale del comune di Guagnano a nord di Lecce. Una costruzione fantastica nel vero senso della parola, ricca di opere d’arte all’esterno e dentro, forse ridondante per certi aspetti e manieristica per altri, ma pur sempre oltremodo attraente ed originale. Una serie di statue all’interno del giardino, quasi a guardia di un prospetto arabesco, ricco nel frontespizio di azulejos, le tipiche piastrelle in ceramica smaltate e colorate che decorano i patio andalusi e quelli del nord del Portogallo. All’interno appare naturale muoversi con la circospezione – ed a tratti il timore – di Pollicino ed i suoi sette fratelli nella dimora dell’orco; ma anche con la curiosità di un bimbo messo di fronte a tante luccicanti e succulente ghiottonerie.

Decorazioni sgargianti e frasi misteriose, spesso criptiche, campeggiano sulle pareti, dove trovano spazio messaggi e poesie.

Ma anche le tante opere d’arte create da Vincent disseminate nell’interno. “Dipinge, salta e balla” dice di lui la madre raccontando la giornata del figlio.

Ed allora, continua a creare Vincent: c’è da sistemare il retro della casa che appare un cantiere in costruzione. Se il prospetto appare un’astronave, il retro deve sembrare almeno un dirigibile.