Previsto nell’ambito dell’Intervento 4.2.1 “Recupero e fruizione dei beni culturali” del Piano di Sviluppo Locale “Parco Rurale della Terra dei due Mari” del GAL Capo S. Maria di Leuca, cofinanziato nell’ambito del Programma Operativo LEADER Plus e con fondi della Comune di Giuggianello, il progetto di recupero, restauro e fruibilità del Trappeto Ipogeo di proprietà del locale Centro di Cultura Sociale e di Ricerche si pone l’obiettivo di valorizzare a fini turistici e ricreativi un bene appartenente alla memoria storica salentina.

Il GAL del Capo di Santa Maria di Leuca ha come obiettivo principale la costituzione di un sistema integrato di fruizione dei beni culturali ed ambientali, organizzati secondo filoni tematici. A tal fine nell’area LEADER Plus sono stati sostenuti investimenti finalizzati alla valorizzazione dei beni culturali dell’area, individuati fra i seguenti tematismi: preistorico come menhir e dolmen, oppure messapico-romano: siti archeologici, insediamenti vari; basiliano-bizantino: cripte, grotte, insediamenti rupestri, frantoi ipogei, musei, ed anche, a favore di boschi della macchia mediterranea, le pinete delle serre salentine e del paesaggio rurale, che insieme contribuiranno a creare il “Parco della cultura e della natura della Terra dei due mari”, il quale, promosso in maniera integrata, permetterà una conoscenza complessiva degli aspetti naturalistici e ambientali e del patrimonio culturale del territorio salentino.

Secondo la tradizione, a Giuggianello i “Trappeti” erano numerosi, anche lo stesso Comune ne possedeva uno. Con il passare degli anni, tutti sono stati distrutti, l’unico che era in discreto stato di conservazione, è stato oggetto dell’intervento del Gal Capo S. Maria di Leuca. “Lu Trappeto ”, si trova su di un’antica strada esterna al centro abitato, ubicata a levante del paese, denominata “Serravecchia”, all’angolo con Via Leopardi. L’antica struttura si estende per una superficie di circa 850 mq, si trova ad una profondità di circa 3 metri, alla quale si accede attraverso 15 scalini.

Il paesaggio salentino è ricco d’uliveti secolari che fanno da cornice a numerosi ed altrettanto secolari frantoi o trappeti ipogei. «I trappeti sono generalmente tra noi tante grotte sotterranee scavate nel tufo, o in una specie di pietra calcarea più, o meno dura detta volgarmente leccese ». Così Cosimo Moschettini, medico e studioso di “rustica olearia economia”, nel suo trattato “Osservazioni intorno agli ostacoli de’ trappeti feudali” del 1792, descriveva le strutture ipogee dove avveniva la trasformazione delle olive in olio.

Ufficio Stampa GAL “Capo S. Maria di Leuca”: Maurizio Antonazzo Tel. www.galcapodileuca.it