Tiggiano

Tiggiano è un piccolo centro situato a Sud di Lecce e dista dal capoluogo circa 55 Km.; ha un’economia imperniata sull’agricoltura e sull’allevamento. Ha causa di condizioni economiche molto scarse, è uno dei paesi più sensibili al fenomeno dell’emigrazione Tiggiano ha sicuramente origini romane, e perché sembra sia stata fondata da un centurione romano, e perché l’immagine di Giano che appare sull’arma civica evidenzia la professione di un antico culto latino. Il paese, inizialmente molto piccolo, si accrebbe, ma non più di tanto, quando vi si stabilirono gli scampati alla distruzione del Casale di Valiano che si trovava tra Tiggiano e la contrada Gonfalone. Durante il lungo periodo delle invasioni dei barbari, subì quasi certamente angherie, soprusi e distruzioni, perché nel 1532 si contavano, nel paese, non più di 50 fuochi (famiglie).

Nel 1335, il piccolo centro salentino, faceva parte della contea di Alessano; successivamente, nel 1610, il conte Ettore Brayda, lo cedette ad Ottavio Trane; passò poi ai Gallone e da questi ai Serafini-Sauli che si fregiarono del titolo di baroni. Il Palazzo dei Serafini-Sauli, edificato nel XVII secolo è uno dei pochi monumenti veramente rappresentativi esistenti nel paese. Protettore di Tiggiano è Sant’Ippazio che è festeggiato, con solenni celebrazioni, il 19 gennaio. Ippazio era un grande teorico del cristianesimo che, facendo cardine sulla sua grande fede, riusciva a conquistare continuamente nuovi proseliti a scapito dell’ormai boccheggiante paganesimo. è da tutti venerato come il Santo delle ernie inguinali, in quanto ne fu, egli stesso, a lungo sofferente per un tremendo calcio ricevuto nel basso ventre. Gli abitanti di Tiggiano sono secondo il colorito gergo popolare “gente cu do facci” (gente con due facce); quest’appellativo, indicava una certa propensione all’ambiguità da parte taluni indigeni.