Sternatia

Sternatia è uno dei nove paesi che Costituiscono la Grecia Salentina, dista circa 14 Km. dal capoluogo ed ha un’economia tutta improntata sull’agricoltura. Molto si è favoleggiato sulle origini del paese, ma, l’unica teoria possibile che ha qualche riscontro oggettivo, resta quella suffragata dagli storici Ceva Grimaldi e Giacomo Arditi; questi asseriscono che Sternatia nacque, nel I secolo, dall’unione di sette casali, che compresero la necessità di formare un unico villaggio, per poter difendersi meglio. Per tutto il periodo della dominazione bizantina, la cittadina dovette uniformarsi agli usi e costumi dei popoli conquistatori, continuando però a svilupparsi, tanto che, nel 1278, Galatina era un casale di Sternatia.
Il Re Tancredi, dopo la sua incoronazione, la donò come Baronia a Berlinghiero Chiaramonte, divenne poi, possedimento del principato di Taranto, quindi degli Aragonesi; più tardi il feudo appartenne ai Cicala e quindi ai Marchesi Granafei. Degni di essere segnalati nel paese: Il Palazzo Marchesale, costruito da Francesco Milizia nel XVII secolo con alcuni saloni ricchi di affreschi. La Chiesa Parrocchiale, edificata nel XVII secolo, col suo bel campanile molto simile a quello di Lecce. Il protettore di Sternatia è San Giorgio, i cui festeggiamenti ricorrono il 22 agosto. San Giorgio, giovane guerriero della Cappadocia secondo la leggenda, affrontò un enorme drago e lo uccise, salvando tutti coloro che ne subivano le efferatezze.