Spongano, piccolo centro agricolo della provincia di Lecce, sorge a 44 Km dal capoluogo salentino. La sua economia è basata essenzialmente sulla produzione agricola: tabacco, olive e frumento sono le colture preminenti. Illustri studiosi, hanno formulato che Spongano sia stato fondato da coloro che erano sfuggiti alla distruzione di Castro.

L’origine del nome Spongano è da ricercarsi nella radice del termine latino “spolium” che significa appunto “cacciato via, spogliato”. Nel 1190 Spongano, per munifica concessione del Re Tancredi d’Altavilla, entrò a far parte del principato di Taranto; in seguito fu feudo dei signori Orsini Del Balzo, Gattinara, Lemons e Rossi. Imponente nel paese la Chiesa Matrice che fu costruita nella seconda metà dello scorso secolo, dopo aver abbattuto la vecchia chiesa cadente ed angusta; austero è il Palazzo Baronale dei Bacile costruito nel 1599 e ristrutturato nel XVII secolo. Protettrice di Spongano è Santa Vittoria, che viene festeggiata con solenni celebrazioni 1’8 di agosto; il 23 dicembre, invece, viene festeggiata “santa Vittoria piccinna”. Il culto per Santa Vittoria, fu importato dalla famiglia dei baroni Bacile, i quali, essendo marchigiani, erano molto devoti alla loro Santa corregionale.

La Santa ha sempre assolto in pieno al suo dovere, rispondendo a molte delle sollecitazioni dei fedeli che in preghiera si rivolgevano a Lei; soprattutto quando la richiesta riguardava la preservazione dei raccolti dalle intemperie. “Pacci lunatici” (pazzi lunatici), sono chiamati gli Sponganesi, per ironizzare sulla dabbenaggine di alcuni paesani, cui si fa riferimento in un curioso aneddoto. Si narra che, dopo un’abbondante pioggia, si era venuta a creare, nella piazza del paese, una grossa pozzanghera nella quale vi si rifletteva la luna; un bue, assetato, bevve tutta l’acqua e di conseguenza la luna sparì. I presenti, esterrefatti, pensarono che l’animale si fosse bevuta anche la luna che, dispettosa, si era nascosta tra le nuvole e, dopo essersi consultati, decisero di sacrificare la bestia per poter riprendere l’astro.

Questo articolo utilizza materiale tratto dal sito web del Comune di Spongano.