San Vito dei Normanni

Sul finire del X secolo, una colonia slava, gli Schiavoni, si insediò nel territorio di “Castri Sancti Viti”. È questa, infatti, l’ipotesi più accreditata dagli studiosi circa l’origine di San Vito dei Normanni.
In verità, altri ritengono che la cittadina sia stata fondata dal normanno Boemondo d’Altavilla (1050 d.c. – 1111), figlio di Roberto il Guiscardo, amante della caccia e che, proprio per tale passione, aveva fatto edificare una torre quadrata in questo luogo così ricco di boschi e selvaggina. La torre aveva una destinazione strategica: mura doppie oltre un metro, con caditoie, finestrelle e merli su tutti i lati per cerbottane, balestre e archibugi, ed un largo fossato per impedire l’accesso al nemico.

Ad ogni modo, il primo documento ufficiale che attesta l’esistenza della città è una pergamena del 1180 in cui, viene citato, oltre Ostuni e Carovigno, anche il casale di San Vito.
I primi abitanti sarebbero stati gli Schiavoni, come ricorda l’antico nome del casale “San Vito degli Schiavi”. La parola Schiavoni deriva dal basso latino sclavus corrispondente al latino servus, appellativo dato dai Romani a quelle popolazioni.

Nel corso dei secoli la nostra cittadina ha avuto diversi nomi: da San Vito degli Schiavi o Schiavoni a San Vito, o anche San Vito in Terra d’Otranto. Con R. D. del 13 dicembre 1863 assunse l’attuale denominazione di San Vito dei Normanni.
Il 14 aprile 1994, con decreto del Presidente della Repubblica, il Comune di San Vito dei Normanni ha ottenuto il titolo di Città.

Questo articolo utilizza materiale tratto dal sito web del Comune di San Vito dei Normanni.