Parabita

Parabita è un centro situato a 12 km. da Gallipoli, sulle ultime propaggini delle Serre salentine.
Di antica origine preistorica, poi messapica, greca e romana; distrutta dai Turchi intorno all’anno mille, fu ricostruita nell’attuale sito. Infeudata fin dal 1100 da diverse famiglie nobiliari, nel ‘500 la possedettero i Castriota che la governarono con amore e grande passione. Sede di un antico castello, possiede uno straordinario Centro Storico, abbellito da antichi palazzi, portali, chiese, logge. Un monolito di origine basiliana effigia la Madonna della Coltura, patrona dell’Agricoltura.
Nel suo territorio si trovano antichi siti archeologici, il più antico dei quali, la Grotta delle Veneri, registra reperti datati fin dal periodo neanderthaliano, con successivi insediamenti del Cro-Magnon, Neolitico, Mesolitico ed altro. Due Veneri scolpite in osso, datate intorno a 10.000 anni a.C., rappresentano una delle più importanti testimonianze preistoriche del Salento.
Paese ad alta vocazione agricola, famoso da sempre per le sue uve e i suoi prodotti, è oggi un centro ricco di prezioso artigianato e sede di un Archivio Storico con annesso Museo etnografico e Museo del Vino.

Da visitare
Il Castello, ricostruito verso la metà del ‘400 dagli Orsini del Balzo su un’antica roccaforte angioina, poi ristrutturato nel ‘700 dai Castriota e nel ‘900 dagli Ella.
La Chiesa del SS. Crocefisso, del 1698, con preziose statue, dipinti e un pavimento maiolicato; unico nel suo genere un presepe settecentesco di scuola napoletana. La chiesa è annessa al Convento degli Alcantarini.
– La cinquecentesca Chiesa dell’Immacolata, ristrutturata nel ‘500, di straordinaria bellezza, tutta affrescata e con un interessante altare barocco.
– la Chiesa matrice con un portale cinquecentesco del Ricciardi, ricca di tele e pitture, statue ed affreschi di diversi periodi.
– La Basilica della Madonna della Coltura, con il monolito bizantino, gli affreschi del Prayer, un Cristo del Tomagnini e raffinati pezzi di artigianato locale.
Palazzo Ferrari, sede del Museo del Manifesto e della Quadreria Giannelli.
– Il Cimitero monumentale costruito nel 1967, opera di architettura contemporanea fra le più importanti in Italia nel suo genere.
l’Archivio Storico Parabitano, dove sono situati il Museo etnografico che raccoglie testimonianze della tradizionale civiltà del lavoro e il Museo del vino dove è ricostruito il ciclo di produzione del prezioso liquido con attrezzi e strumenti d’epoca, con biblioteche e archivi.

Questo articolo utilizza materiale tratto dal sito web del Comune di Parabita.