Ortelle è un piccolo centro della provincia a sud di Lecce, dista circa 43 Km. dal capoluogo. L’economia del paese è incentrata soprattutto sull’agricoltura e sull’allevamento. Frazione di Ortelle è Vignacastrisi, piccolo centro abitato, che ha una popolazione di circa 1.000 abitanti, anche questi dediti all’agricoltura. Il paese, secondo il Maselli, era inizialmente una zona di villeggiatura frequentata soprattutto dalle famiglie nobili di Castro. La particolare conformazione del terreno favoriva la crescita di profumatissime erbe speziali spontanee, come il timo e la menta; se a queste si aggiunge l’odore pungente dei fiori d’agrumi e quello del gelsomino, che si arrampicava rigoglioso lungo i muri a secco, si capisce perché era una zona molto ambita. Nel 1537 i turchi posero l’assedio a Castro e la distrussero quasi totalmente; i nobili scampati si rifugiarono nelle loro residenze estive della vicina Ortelle, gli altri, costruirono attorno a queste le loro case dando così origine ad un vero e proprio paesino. Patrono di Ortelle è San Giorgio che viene celebrato con il coinvolgimento di tutto il paese il 10 Agosto; gli onori religiosi si tributano invece il 23 aprile.
A Vignacastrisi sentita è la devozione per la Madonna del Rosario, protettrice del paese, che viene festeggiata il 17 ottobre.
Un’importante fiera, quella di S. Vito, si tiene ad Ortelle nella quarta domenica d’ottobre. Nel periodo estivo, ad agosto, la “sagra della frisella” (tipico pane schiacciato), richiama ad Ortelle numerosi buongustai. Gli abitanti del paese sono soprannominati “nighiati” (uomini annebbiati, senza cervello), un po’ perché nella zona ,non distante dal mare, scende spesso la nebbia, ed un po’ in virtù di un ironico aneddoto. Si racconta che alcuni cittadini, saliti sul campanile per suonare le campane a festa, era, infatti, una ricorrenza importante, vedendo il paese interamente avvolto nella nebbia, pensando di trovarsi (dovevano aver perso veramente la testa!!) in mezzo al mare si buttarono giù dal campanile per fare il bagno.
Questo articolo utilizza materiale tratto dal sito web del Comune di Ortelle.
