Novoli

Novoli sorge a 11 Km. da Lecce, è noto soprattutto per la produzione di vini pregiati, ma la sua economia è basata principalmente sul commercio del tessile. Il commerciante novolese, per dinamismo, capacità, e simpatia, ha imposto la sua presenza in tutta l’Italia Meridionale. Presenti sul territorio sono, anche alcune industrie per la trasformazione dei vini e per la lavorazione del legno. La nascita del paese risale al XV secolo, anche se i primi insediamenti umani, nella zona, risalgono all’età del bronzo (lo testimonia la presenza del Menhir di Pietragrossa situato sulla strada per Campi Salentina). Secondo lo storico Marciano, nella zona, salubre e fertile, esistevano tre chiesette vicine e molto vecchie dedicate: una al Cristo Salvatore, l’altra a San Giovanni, l’altra ancora a Santa Maria. Qui venivano spesso in pellegrinaggio gli abitanti di un casale vicino, Porziano, che con l’andar del tempo, situato com’era vicino ad una palude, divenne poco salubre e poco accogliente. Per questo motivo, i residenti cominciarono ad abbandonare il casale ed a stabilirsi nelle vicinanze delle tre chiese. Nel breve volgere di qualche anno il posto divenne un piccolo centro abitato che si chiamò prima Novole, quindi Novoli.
Protettore e patrono del paese è Sant’Antonio che si festeggia il 16/17 e 18 gennaio. Le celebrazioni in onore del Santo sono particolarmente coinvolgenti e suggestive e culminano nell’accensione de “la Focara”, un enorme falò alto fino a 20 metri, fatto con i tralci di vite appena potata. Per la costruzione di questa esiste un apposito comitato che, dovendo la catasta di legna, rispondere a precise norme di sicurezza, scomoda ingegneri ed architetti che devono redigere dei veri e propri studi di fattibilità.

Questo articolo utilizza materiale tratto dal sito web del Comune di Novoli.