Nociglia

Nociglia, è situata a 41 Km. dal capoluogo salentino con cui è collegata da una scorrevole e funzionale arteria stradale. L’economia del paese è incentrata in maniera particolare sull’agricoltura. Su tutte prevale la coltura dell’ulivo dal quale si ricava un prodotto di pregevole qualità. Un’altra voce in attivo è l’allevamento del bestiame, sia ovino che suino. La nascita del paese, secondo il Maselli è dovuta agli abitanti di Castro, secondo Giacomo Arditi, invece, risale al 1100 e si deve ad un manipolo di scampati alla distruzione della vicina Vaste, perpetrata da Guglielmo il Malo. Feudatari di Nociglia furono per lungo tempo i Signori Gallone che per l’occasione della titolarità, furono nominati Conti. Il nome del paese deriva dall’abbondanza di noci che il territorio, in tempi remoti, produceva. Protettore del paese è S. Antonio da Padova che si festeggia ufficialmente dal 19 al 21 agosto. Compatroni del santo sono la Madonna dell’Itri e S. Giuseppe festeggiati rispettivamente il primo giovedì dopo Pasqua e il 19 marzo. Il culto per S. Antonio e per la Madonna dell’Itri o dell’Acqua deriva in ambedue i casi da eventi miracolosi: i santi, infatti, intervennero l’uno a salvare il paese dalla pestilenza, che nel XIII secolo procurò lutti in tutte le famiglie, e l’altra a scongiurare durante una terribile siccità, nel XVII, secolo la perdita del raccolto con un’abbondante pioggia.

A Nociglia si svolge anche un’importante sagra; quella della puccia con le olive, il 23 agosto. In questo giorno, il piccolo centro salentino, si riempie di gente proveniente sia dal capoluogo che da altri centri della provincia. Gli abitanti di Nociglia sono additati col soprannome dì “Craunari”, ma non c e niente di offensivo in quest’epiteto che richiamava una delle attività svolte un tempo dai Nocigliesi. Vicino al paese vi era un grande bosco che per molti anni rappresentò una notevole fonte di benessere. Vi si pascolavano gli animali, si cacciava, si raccoglievano frutti. Gli alberi venivano utilizzati per ricavarne legname e soprattutto carbone che era oggetto di commercio in tutto il basso salento. Per questo motivo i nocigliesi erano detti “Creaunari”.

Questo articolo utilizza materiale tratto dal sito web del Comune di Nociglia.