Nato a San Donato di Lecce il 27 giugno del 1979, Fabrizio Miccoli, il Romário del Salento, all’età di dodici anni entra nel settore giovanile del Milan, che lo acquista per dieci milioni di lire, ma dopo due anni torna a casa. Il Lecce non gli garantisce un posto in squadra, ma l’incontro con Pantaleo Corvino, esperto di giovani talenti, lo porta verso l’acquisto da parte del Casarano, in Serie C1; Nello stesso periodo esordisce con la Nazionale azzurra Under-18 nel 2-0 del 17 ottobre 1996 contro i pari età della Grecia. Dopo una stagione nelle giovanili, nel 1997 esordisce in prima squadra. Fabrizio si fa subito notare realizzando 8 reti. Nella stagione successiva ne realizza 11 e viene premiato come miglior giocatore della C1. Nella stagione 1998/99 Fabrizio viene acquistato dalla Ternana, in Serie B. In quattro stagioni realizza 32 gol, di cui 15 solo nell’ultima stagione, quella della consacrazione definitiva.

Attaccante tecnico, rapido e scattante, dal tiro potente e ottimo dribblatore, Miccoli gioca prevalentemente come seconda punta. Le sue doti risaltano soprattutto durante i contropiede, in quanto è molto abile con la palla al piede preferendo allargarsi e partire dall’esterno del campo. E’ rigorista e tiratore di punizioni ed è anche molto abile nel gesto tecnico del cucchiaio, simile a quello di Francesco Totti. 

Juventus, Perugia, Benfica e Nazionale
Nell’estate 2002 viene acquistato dalla Juventus che però lo gira in prestito al Perugia di Gaucci, con il quale non sembra avere un buon rapporto. Le 5 reti in Coppa Italia gli valgono il titolo di capocannoniere dell’edizione 2002-2003. L’allenatore che lo guida in questa stagione è Serse Cosmi, suo mentore e, a detta dello stesso Miccoli, il miglior allenatore che il giocatore abbia mai avuto.
Tra il 2003 e il 2004 veste per 10 volte la maglia della Nazionale maggiore, sotto la guida tecnica di Giovanni Trapattoni, segnando 2 reti. Esordisce in Nazionale il 12 febbraio 2003 nell’amichevole contro il Portogallo disputata a Genova. Con la maglia azzurra segna una rete direttamente da calcio d’angolo, sempre contro il Portogallo, in un’amichevole giocata il 31 marzo del 2004 a Braga. Da allora non ha più occasione di giocare in Nazionale, nonostante venga indicato come possibile partecipante a sorpresa ai Mondiali 2010 in Sudafrica.
Tornato alla Juventus, disputa un discreto campionato ma, mai del tutto amato dalla dirigenza bianconera (allora guidata dalla triade Moggi-Giraudo-Bettega), Miccoli viene ceduto alla neopromossa Fiorentina per 14 milioni di euro. Con la maglia viola Fabrizio mette a segno 12 reti, disputando una buona stagione. Nella stagione 2005/06 ritorna in bianconero ma passa in prestito al Benfica, nel campionato portoghese, dove Miccoli si mette in luce anche in Champions League. Al termine della stagione il prestito al Benfica viene rinnovato per un’ulteriore stagione, e Miccoli disputa un campionato di alto livello, segnato però da frequenti infortuni.

Palermo
Fabrizio ritorna in Italia, e nell’estate 2007 viene acquistato dal Palermo per 4,3 milioni di euro con un contratto triennale. Apprezzato come uno dei giocatori più forti nella storia della squadra rosanero, con Amauri forma per una stagione una delle coppie offensive più valide della Serie A. La sua stagione, tuttavia, è costellata da infortuni che non gli garantiscono una buona continuità di forma. Pur essendo il rigorista della squadra rosanero, il 15 marzo 2009 non vuole tirare il rigore assegnato nella gara di ritorno proprio contro il Lecce, partita nella quale ha segnato il suo decimo gol in campionato (2008/2009).
Il 30 maggio rinnova il contratto, fino al 2012. Termina la stagione con un gol contro la Sampdoria che porta a 14 il suo record di reti in massima serie (poi superato nell’annata successiva) e diventando capocannoniere della squadra insieme al compagno di reparto Edinson Cavani.
In questi due anni abbondanti giocati in Sicilia, diventa uno dei giocatori chiave della squadra, divenendo anche il capitano della squadra dapprima complice l’infortunio occorso a Fabio Liverani e poi per volontà dello stesso presidente Zamparini.
Il 27 marzo 2010 nella vittoria casalinga per 3-1 contro il Bologna, realizza tutte e tre le reti dell’incontro, trovando così la sua prima tripletta in Serie A, che è anche la prima in maglia rosanero e la seconda in carriera. In occasione di Palermo-Sampdoria (1-1 gol su calcio di rigore), si infortuna gravemente lesionandosi parzialmente il legamento crociato del ginocchio destro: conclude quindi la stagione alla 37ª giornata di campionato (2009/2010). Si dimostra uno degli attaccanti più forti del campionato italiano, rivelandosi un fattore decisivo ed un valore aggiunto per i successi stagionali del Palermo.

Dopo l’operazione e la riabilitazione, Miccoli debutta in stagione nella seconda giornata della fase a gironi di Europa League contro gli svizzeri del Losanna disputata il 30 settembre 2010. Torna al gol il 21 novembre nella partita della 13ª giornata campionato in trasferta col Cesena.
Nella 15ª giornata di campionato, nella sconfitta esterna contro il Napoli (1-0), ottiene la 100ª presenza con la maglia del Palermo.
Non segna alcuna rete per tre mesi, dal 6 febbraio 2011 (giorno di Lecce-Palermo 2-4) al 7 maggio (giorno di Palermo-Bari 2-1), chiudendo comunque la stagione con il 50º gol con il Palermo in Serie A, che lo rende il miglior goleador rosanero in tal senso. 
Durante la stagione 2011-2012, il 28 luglio 2011, in occasione della sfida di andata del terzo turno preliminare di Europa League contro gli svizzeri del Thun, realizza su calcio di punizione il suo primo gol in ambito internazionale con la maglia del Palermo, partita che si conclude con un pareggio per 2-2 al 92′.
Il 1º febbraio 2012, in Inter-Palermo (4-4), realizza la sua seconda tripletta in rosanero che gli permette di raggiungere e poi superare Carlo Radice quale miglior marcatore del Palermo di tutti i tempi, toccando i 64 gol contro i 62 di Radice. Salta per infortunio l’ultima partita di campionato, chiudendo la stagione con 30 presenze (28 in campionato e 2 in Europa League) e 17 gol (16 in campionato ed uno in coppa)
La stagione successiva si conclude con la retrocessione dei rosanero, con la sconfitta esterna per 1-0 contro la Fiorentina della 37ª giornata. Miccoli chiude la stagione con 29 presenze in campionato e una in Coppa Italia, mentre le reti sono rispettivamente 8 e 2. In scadenza di contratto, lascia il Palermo dopo sei stagioni con 179 partite giocate e 81 gol segnati in totale.
Il 22 giugno 2013 riceve un avviso di garanzia dalla Procura di Palermo per tentata estorsione, concorso in tentata estorsione ed accesso abusivo a sistema informatico; nello stesso contesto le intercettazioni telefoniche rivelano insulti al giudice Giovanni Falcone. La FIGC inoltre apre un’inchiesta sul caso. Il 27 giugno seguente Miccoli tiene una conferenza in cui in lacrime chiede scusa «alla città di Palermo» per il suo comportamento, e il giorno successivo affida al quotidiano la Repubblica una lettera idealmente indirizzata a Falcone stesso, scritta di suo pugno.

Lecce 
Il 15 luglio raggiunge un accordo con il Lecce, squadra per la quale ha sempre tifato, militante in Lega Pro Prima Divisione, diventandone subito il capitano, per decisione del tecnico Francesco Moriero che lo reputa «leader» della squadra. Esordisce in maglia giallorossa il 4 agosto 2013 in Lecce-Santhià (3-0), fornendo ad Edoardo Tundo l’assist per la prima rete. Segna il suo primo gol in giallorosso il 1º settembre nella partita persa per 2-1 contro la Salernitana. Si ripete anche nelle due partite successive, mentre durante la quarta giornata contro il Catanzaro esce per infortunio rimediando uno stiramento all’adduttore.

Sposato dal 2002 con Flaviana Perrone, ha due figli, Swami (nata nel 2004) e Diego (nato nel giugno del 2008), chiamato così in onore di Diego Armando Maradona. Nel gennaio 2010 acquista all’asta per 25.000 euro un orecchino sequestrato proprio al Pibe de Oro, dichiarando di volerlo restituire al suo proprietario originale, a patto che la consegna avvenga di persona. Gestisce un lido a Santa Maria di Leuca e a San Donato, il paese di cui è originario, ha aperto una scuola calcio per bambini, l’A.S.D. Fabrizio Miccoli, con più di cento bambini iscritti, inaugurato il 9 settembre 2012.
Appassionato di wrestling, per celebrare il suo centesimo gol tra i professionisti il 17 maggio 2009 contro la Lazio, Miccoli per esultare indossa la maschera del suo wrestler preferito Rey Mysterio e da allora dopo ogni gol esulta con lo You can’t see me, il gesto tipico di un altro wrestler, John Cena. Un’altra sua passione è il poker Texas Hold’em.