Cavallino

Cavallino è un piccolo centro in provincia dì Lecce. Anticamente fu abitato dai messapi, dai romani e dai greci; il nome del paese sembra derivi dalla guarnigione di cavalleria romana di stanza nella zona. Nel 1447 Cavallino fu feudo dei Castromediano che discendevano dai normanni, uomini del nord giunti dopo l’anno 1000 in cerca di nuove terre da conquistare e nuova gloria. Ai Castromediano si deve il cinquecentesco castello che presenta; una facciata merlata ed ha nel suo interno, statue di antenati e coi dipinti di Gianserio Strafella. Nel cortile del castello c’è una statua; che pare raffiguri Chiliano di Limburgo, discendente dei normanni detto “il Gigante”.

A Cavallino nacque Sigismondo Castromediano, patriota de Risorgimento e illustre archeologo al quale è stato intitolato il rione sorto a ridosso della città di Lecce. A lui si deve la scoperta di mura ciclopiche nelle vicinanze del paese Protettore di Cavallino è S. Domenico Guzman che è festeggiato il 4 agosto. A premere perché si eleggesse a protettore San Domenico fu Beatrice Acquaviva d’Aragona, moglie di Francesco I, duca di Castromediano; questa, devotissima al Santo fece costruire il convento dei Domenicani e fece scavare nel mezzo della piazza un pozzo sul quale fece erigere una statua di S Domenico.
Sentita è anche la devozione per l’antica protettrice, la Madonna del Monte, che si festeggia la prima domenica di maggio Si narra che un mandriano, mentre pascolava il bestiame, si accorse che uno dei suoi animali si era quasi inginocchiato vicino ad un cespuglio di rovi. Rimosso il cespuglio scoprì, con grande sorpresa di trovarsi davanti all’entrata di una grotta nell’interno della quale vi era un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino. Quest’avvenimento spinse i cittadini a costruire sopra un’altura, nell’ immediate vicinanze, una chiesetta che fu intitolata alla Madonna del Monte. Gli abitanti di Cavallino sono detti “figghi te muli” (figli d muli) perché gente testarda e puntigliosa. L’economia del paese è basata sull’agricoltura: si produce soprattutto tabacco, olio e cereali.