Castrì di Lecce

Castrì è un piccolo centro della provincia di Lecce che sorge a 14 Km dal capoluogo salentino e conta circa 3000 abitanti. Si hanno prove certe d’insediamenti urbani nel territorio di Castri risalenti al III o IV millennio a. C.; sulla via per Pisignano, infatti, è stato ritrovato un menhir dell’età del bronzo detto il Menhir della Croce, alto m. 2,98 ed avente una base di cm. 35×49. Il paese vanta origini sicuramente romane ed il nome dello stesso deriverebbe dalla parola latina castrum (fortezza, accampamento). Il Casale di Castri donato dal conte Tancredi alla mensa vescovile leccese, mantenne un’unità comunale fino al 1292 anno in cui una parte di esso fu donato ad Oliviero de Lettere. Si suddivise successivamente in due casali più piccoli: Castrì Francone e Castrì Guarino, che presero il nome dei feudatari a cui I appartennero. Solo un secolo fa, nel 1891 per decreto regio, si pose fine a questa divisione, per poter mettere ordine alla gestione amministrativa per altro mai divisa.
L’attività prevalente del paese è l’agricoltura, soprattutto la coltivazione dell’ulivo. La presenza di molti frantoi nella zona, alcuni ipogei, testimonia quanto la coltura mediterranea fosse importante per l’economia cittadina. Oltre all’ulivo vengono coltivati anche tabacco, cereali e fiori. Protettore del paese è S. Vito, che viene festeggiato in maniera solenne il 15 giugno. A Castrì l’8 Dicembre si tiene anche un’importante fiera che è quella della “Domenica delle Palme”; il 15 settembre invece si svolge la “Sagra della melanzana”, durante la quale si possono degustare numerose specialità gastronomiche.