Caprarica di Lecce

Caprarica di Lecce, piccolo paese della provincia salentina, sorge a 12 Km dal capoluogo. Conta 3000 abitanti ed è situata a 60 metri sul livello del mare e si estende su di un area di 1082 metri. L’economia locale si basa su11’agricoltura e sulla pastorizia; immense distese di verdi oliveti fanno capire che ci troviamo nel regno dell’olio d’oliva, elemento importantissimo della cucina mediterranea; il terreno, poi, ben si adatta alla coltivazione del tabacco, che qui cresce rigoglioso, curato da contadini che traggono da questa pianta linfa per la loro economia familiare. La pastorizia rappresenta l’altra colonna portante dell’economia cittadina; qui si allevano agnelli di prima qualità che finiscono immancabilmente sui deschi salentini; qui si produce anche buon formaggio. Il nome del paese sicuramente deriva da quest’attività.
Caprarica, un tempo, era un piccolo casale che faceva parte della contea normanna di Lecce; intorno al 1400 la popolazione subì un notevole incremento con l’arrivo dei profughi di Roca; questi, sfuggiti all’assedio posto al loro casale dai Turchi, dopo aver girovagato per i territori circostanti, trovarono rifugio ed asilo a Caprarica, ben accolti dai residenti. Patrono del paese è San Nicola che viene festeggiato il 6 dicembre.

Di fatto, però, gli abitanti del paese considerano Sant’Oronzo il vero protettore, perché questo, con un intervento miracoloso, preservò l’intero tessuto urbano della cittadina da un violento uragano che il 23 Novembre del 1884 colpì il territorio circostante Sant’Oronzo si festeggia il 23 Novembre d’ogni anno A Caprarica si svolgono anche due importanti fiere: quella di S. Marco il 25 aprile e quella di Santa Lucia, la domenica successiva al 13 dicembre. Nella bella piazza del paese si erge maestoso il palazzo baronale dei Rossi, ultimi feudatari della cittadina.

La Storia è fatta di strati di terra e di pietra, prima ancora che di popoli scomparsi, eroi, documenti, battaglie e armistizi. Sono le pietre che ci parlano del passato, questa volta in un piccolo centro come Caprarica di Lecce, posto su un’altura da cui, già in epoca bizantina, si controllava tutta la zona circostante. Sotto i resti di una chiesa tardo-rinascimentale, demolita nel 1958 e diventata sede della piazza principale, sono ora tornati alla luce una necropoli medievale e i resti di una chiesa databile tra il Duecento e il Trecento, risalente al periodo bizantino. E non doveva essere insignificante, vista la presenza tra i frammenti ritrovati di affreschi di fattura pregiatissima: il più grande rappresenta un volto di un santo con la barba a punta, forse San Paolo. La piazza esistente, secondo la memoria popolare, era nata sui resti della chiesa matrice di Caprarica, dedicata a San Nicola, che si riteneva cinquecentesca, e che venne demolita nel 1958 perché in cattivo stato di conservazione. In realtà, non doveva essere una struttura del tutto compromessa visto che negli anni ’40 e ’50 ancora vi si celebravano matrimoni: solo grazie alle fotografie ancora esistenti delle cerimonie si è potuta disegnare una mappa della chiesa abbattuta.