Avetrana

L’etimologia del termine Avetrana, ha conosciuto le spiegazioni più disparate da habet ranas (frase che un centurione romano avrebbe pronunciato per indicare qui un luogo ricco di rane per via delle paludi) ad ave rana (un improbabile saluto rivolto ad una rana), per finire ad habet trainus indicante qui la presenza dell’antico mezzo di trasporto. Riteniamo che sia da considerare inizialmente l’antica denominazione: Vetrana.
Secondo le ultime interpretazioni quindi tutto trarrebbe origine da terra Veturiana o Veturia. Ora, la terminazione in ‘ano?’ o ‘ana’ sarebbe una suffissazione di carattere prediale (dalla voce latina ‘predium’ che indicava un podere, un fondo rustico) per cui in termini semplici sarebbe come dire “terra appartenente a…” tal Veturius (e quindi traccia di un’antica centuriazione romana) magari un antico romano padrone di questi luoghi.

Una certa tradizione storica attribuirebbe la nascita di Avetrana ad una contessa Teodora sorella di Goffredo II conte di Lecce. Costei avrebbe edificato in Lecce una chiesa dedicata a Santa Maria dei Veterani in ossequio alla devozione del fratello. Successivamente avrebbe costruito un’altra chiesa sotto lo stesso titolo nel territorio di Avetrana e quindi dotata di terre a vantaggio dei “ Veterani ”del fratello, ciò sarebbe avvenuto nel 1118.
Con l’avvento dei re aragonesi particolare prestigio acquista il Principato di Taranto che include , in quanto facente parte del marchesato di Oria, l’attuale territorio comunale di Avetrana.

Questo articolo utilizza materiale tratto dal sito web del Comune di Avetrana.