Lo spettacolo che ha debuttato al Teatro Sette martedì 17 marzo 2009 e sarà in replica fino a domenica 29 marzo.
Claudio Prima
firma le musiche per lo spettacolo teatrale
La Grande cena
di Camilla Curaro con Ettore Bassi
Accrescere la consapevolezza e la sensibilità delle persone verso il problema ancora gravissimo della fame nel mondo è l'obiettivo dello spettacolo che ha debuttato al Teatro Sette martedì 17 marzo 2009 e sarà in replica fino a domenica 29 marzo. Camilla Cuparo, autrice e regista del testo teatrale, vuole anche puntare lo sguardo verso la situazione di ingiustizia sociale, di discriminazione, nella quale, a tutt'oggi, la donna versa in alcune zone del mondo ma anche in Europa e negli Stati Uniti.
Attraverso la storia dei protagonisti Carlo, Rocco e Hyam, lo spettatore ha la possibilità di riflettere sulle conseguenze di politiche e modi di vivere superficiali, che non hanno tenuto conto dell'importanza di ogni nostra azione, ogni decisione, e di come si ripercuota inevitabilmente sul pianeta e, soprattutto, sul futuro dei nostri figli. Il mondo dei tre personaggi è oramai grigio, non esistono quasi più animali, la vegetazione è pressoché inesistente. I ghiacciai, sciogliendosi, hanno inabissato città, distrutto territori. Il caldo, al sud, continua a bruciare anche le poche foreste rimaste. Le banche dei semi hanno perso ogni scorta. Così, la donna si ritrova a essere l'unico essere vivente in grado di produrre cibo. Viene tenuta in vita al solo scopo di partorire carne da mangiare. E quando non è più fertile, viene sacrificata per la causa, per mantenere in vita quell'uomo che, fino alla fine del mondo, non ha saputo far altro che sfruttarne la sua natura e ricavarne un beneficio a senso unico.
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Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio 2014 - 21:56
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